Recentemente, due chiese cattoliche a Malang sono state prese di mira dagli estremisti islamici. La polizia ha annunciato di aver fermato tre persone, inclusa una persona conosciuta come “Hok” e sospettata di essere affiliata al gruppo estremista Daulah Islamiyah. Durante l’operazione sono stati confiscati elementi chimici utilizzati per fabbricare la bomba “Madre di Satana”.
Di: Mathias Hariyadi – Asia News
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A poco più di un mese dall’atteso viaggio di Papa Francesco in Indonesia, il timore di attacchi terroristici cresce. Le forze dell’anti-terrorismo hanno sventato un progetto di attacco suicida contro due chiese a Malang, suscitando preoccupazione in vista del viaggio apostolico del pontefice nel Sud-est asiatico e in Oceania dal 2 al 13 settembre. La polizia ha rassicurato che l’operazione non è collegata alla visita del Santo Padre, ma rimane alta l’allerta per la sicurezza durante il suo soggiorno.
Il generale Trunoyudo Wisnu Andiko ha confermato che due chiese erano il bersaglio dell’attacco pianificato. I tre sospettati fermati sono stati identificati come affiliati al gruppo estremista Daulah Islamiyah. Il raid notturno della polizia è avvenuto in una casa a Jeding, distretto di Junrejo, e ha portato al fermo di “Hok”, sospettato di essere il “esecutore” dell’attacco. Il giovane avrebbe dichiarato di essere stato indottrinato per mesi dagli estremisti tramite i social media del gruppo.
I genitori di “Hok” sono stati brevemente detenuti, ma rilasciati in seguito al mancato ritrovamento di materiale pericoloso in loro possesso. Durante l’operazione sono state confiscate sostanze chimiche e oggetti potenzialmente pericolosi utilizzati per fabbricare bombe esplosive. Questo episodio risveglia la preoccupazione per la sicurezza delle minoranze religiose in Indonesia, una nazione a maggioranza musulmana con una storia di attacchi e intolleranza religiosa.