Un terribile raid israeliano colpisce il campo profughi di Jabalia e Khan Younis, causando oltre 150 morti e feriti, tra cui numerosi bambini. L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Türk denuncia gravi crimini di guerra da parte di Israele.
Di: Matteo Frascadore – Vatican News
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Un nuovo e devastante raid aereo israeliano ha colpito la Striscia di Gaza, distruggendo un complesso residenziale nel campo profughi di Jabalia e provocando almeno dieci edifici rasi al suolo con oltre 150 vittime. Anche Khan Younis è stata teatro di un attacco, con 38 morti confermate, tra cui 14 bambini, in una casa colpita dai caccia israeliani.
La gravità del conflitto
La situazione nel nord della Striscia di Gaza è critica, definita da Türk come il “momento più buio del conflitto”. L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato le azioni israeliane come possibili atrocità criminali e crimini contro l’umanità, mettendo in guardia sul rischio di una pulizia etnica della popolazione palestinese. L’OMS segnala la perdita di contatti con il personale dell’ospedale Kamal Adwan, unica struttura funzionante nell’area.
Appello per il Libano
La situazione in Libano non è da meno, con un terzo delle strutture sanitarie chiuse a causa dei bombardamenti. L’Unifil denuncia un attacco israeliano avvenuto il 22 ottobre. L’OMS chiede un immediato cessate il fuoco e un accesso umanitario sicuro per tutte le persone coinvolte nel conflitto.