Non c’è purtroppo una sola regola, serve grande grande attenzione perché le strade sono sempre più popolate.
Gros-Pietro: ‘Sforzo sì ma senza compromettere la forza delle banche’
“È importante che parliamo con il governo e vediamo che cosa si può fare senza compromettere la forza del sistema bancario italiano che è anche la forza del Paese, perché qui ci sono i risparmi degli italiani che vengono convertiti in investimenti”. Il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro risponde così, intervistato dal direttore dell’ANSA Luigi Contu sul nuovo contributo da 400 milioni che il governo sta pensando di chiedere alle banche. “Ma se i testi non li ha visti Patuelli figuriamoci se li ho visti io” premette. Il settore bancario italiano “è molto solido, ha fatto dei buoni profitti, mi lasci dire che Intesa Sanpaolo negli ultimi dieci anni ha dato il più alto total shareholder return di tutte le banche europee, ne siamo fieri e non possiamo disconoscere che siamo in ottima salute. Siamo abituati a fare in modo che si possa contribuire al benessere collettivo – aggiunge ricordando i contributi di beneficenza erogati – Quindi l’idea è che si possa partecipare a uno sforzo, ma in modo da non compromettere la forza del settore bancario italiano.”
Ganz: “Con Heritage Lab, Italgas racconta 200 anni di storia”
La capillarità del servizio, la presenza sul territorio e il racconto del Paese attraverso un archivio. Sono alcuni dei punti di forza di Italgas raccontati da Chiara Ganz, direttore Relazioni esterne e sostenibilità dell’azienda, a margine dell’evento di presentazione della ventesima edizione del libro Photoansa a Milano, al Belvedere di Palazzo Lombardia. “Che cosa unisce le due realtà sono la qualità, la capillarità del servizio, il fatto di essere presenti sul territorio, la rete. Ci sono tanti punti di contatto – ha evidenziato -. C’è un altro elemento che ci unisce, cioè la rappresentazione della storia, di solito la storia noi la rappresentiamo attraverso immagini, documenti, e foto a anche in Italgas abbiamo un archivio e un progetto molto importante di heritage aziendale”. “Noi siamo molto orgogliosi di questo progetto che si chiama Heritage Lab perché rappresenta quasi 200 anni di storia, che vuol dire avere visto e avere vissuto le comunità, l’evoluzione del Paese – ha concluso -, delle città, delle abitudini di consumo delle persone”.
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