Un mondo in cui le donne non sono più dolci, piccole e indifese, ma potenti e determinate. Questo è ciò che emerge dalle canzoni dell’“Eco dell’ovaio”, un gruppo di donne che si definiscono così. Qui non troverete finali di canzoni con ragazze che si sposano o bambine che desiderano ballare con Franz per non diventare suore. Benvenuti in Svizzera, dove le donne non piegano la testa al patriarcato e dove il jodel è reinventato da donne stomacate dai testi tradizionali.
Il coro jodel femminista e la risposta gay
Nel 2022 è nato l’Echo vom Eierstock, un coro composto da donne determinate a riscrivere i canti tradizionali e ad aggiornare la musica popolare alpina. Non sono le uniche a cambiare le regole della musica tradizionale: lo Jodlerklub Männertreu, il primo coro di jodel per uomini gay, è un esempio di come anche le tradizioni possano evolversi.

Rivoluzione nell’arte e nella musica
L’arte e la musica stanno vivendo una rivoluzione anche in Italia. Fiorella Mannoia ha cambiato il testo di una canzone-manifesto, sottolineando l’importanza di un no deciso e la consapevolezza delle donne. Anche Giulia Mei con la sua canzone “Bandiera” sta portando avanti un messaggio di libertà e inclusività.
Il futuro della musica alpina
Il futuro della musica alpina è in continua evoluzione. Mentre in Italia si discute sull’inclusività dell’Inno di Mameli, in Svizzera le donne e gli uomini stanno ridefinendo i canoni della tradizione. Il mondo sta cambiando, e con esso la musica e le tradizioni millenarie.
Benvenuti nel mondo incantato delle giovani donne ribelli, pronte a sfidare le convenzioni e a conquistare il loro posto nel battaglione d’Aosta. Addio bellezza convenzionale, ecco Joska la rossa e le sue compagne, determinate a lasciare il segno.
Le serate trascorse con la morosa e la mamma nel cuore, tra risate e confidenze, sono solo l’inizio di un’avventura che porterà queste ragazze a riscrivere le regole del coro alpino. Lontano dal patriarcato e dal vino rosso, si aprono nuove prospettive fatte di penne arcobaleno e coca zero.
La natura, sempre saggia, ha un piano per loro: sfidare l’eco e far risuonare la propria voce, fino a unificare i canti delle vette alpine con le proteste delle partigiane in città. Un’unica voce, un solo inno, una bandiera diversa dal solito.
E così, mentre il tradizionale “bel bambino che sputa il latte, beve il vino” continua a sorprenderci, c’è spazio anche per una visione più moderna della menopausa. Il cambiamento è nell’aria, e queste ragazze sono pronte ad abbracciarlo con determinazione e coraggio.