La pace è l’obiettivo principale che risuona nel primo Regina Caeli di Leone XIV dalla Loggia centrale di San Pietro. Il Pontefice richiama il grido dei suoi predecessori del ‘900, come Pio XI, Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II, ribadendo il messaggio di “Mai più la guerra!”. Questa visione di pace disarmata e disarmante è stata ereditata da Benedetto XVI e papa Francesco, che ha descritto la situazione attuale come una “terza guerra mondiale a pezzi”.
Nel contesto della Giornata Mondiale delle vocazioni, Leone XIV dedica la sua preghiera mariana a chiedere un “miracolo della pace” per l’Ucraina e Gaza, affrontando le sofferenze dei popoli coinvolti nei conflitti. Il Pontefice si appella ai leader mondiali affinché si impegnino per porre fine alle guerre e raggiungere una pace autentica e duratura.
Leone XIV esprime profondo dolore per le tragedie in corso in Ucraina e Gaza e auspica la liberazione dei prigionieri e il ritorno dei bambini alle proprie famiglie. L’appello alla pace si estende anche ad altri conflitti nel mondo, con la speranza che la Regina della pace interceda per ottenere il miracolo della pace.
Nella sua prima apparizione dalla Loggia centrale di San Pietro, Leone XIV si unisce alla celebrazione della Festa della Mamma, inviando un affettuoso saluto a tutte le mamme. Nella messa nelle Grotte Vaticane, il Pontefice riflette sull’amore materno come espressione dell’amore divino.
Dopo la messa, Leone XIV si ferma in preghiera sulle tombe dei suoi predecessori e riapre l’appartamento papale del Palazzo Apostolico, simbolo di un nuovo inizio. Con la volontà di trasferirsi nell’appartamento papale una volta completati i lavori di risistemazione, il Pontefice apre una nuova fase del suo pontificato.
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