La Brexit ha segnato un punto di non ritorno, ma ora è tempo per Londra e Bruxelles di avvicinarsi nuovamente, non solo a parole. Si tratta di condividere e proteggere insieme quella casa comune chiamata Europa, in un contesto di conflitti, minacce e turbolenze geopolitiche epocali.
Keir Starmer, Antonio Costa e Ursula von der Leyen hanno annunciato un pacchetto di intese per creare una nuova “Partnership Strategica Gb-Ue” che include difesa, commercio e mobilità giovanile.
A nove anni dal referendum sulla Brexit e a cinque dall’entrata in vigore degli accordi di separazione, si parla di un “reset” per affrontare gli impatti negativi della Brexit con soluzioni pratiche.
L’accordo sottolinea il mantenimento di un rapporto di partnership tra Regno Unito e Unione Europea, pur rimanendo indipendenti e sovrani.
Questo nuovo capitolo si è aperto con un pranzo a bordo della ‘Belfast’, un incrociatore della Seconda Guerra Mondiale, simbolo del patto su difesa e sicurezza sottoscritto tra le due parti. Un momento storico celebrato da entrambe le parti, destinato a ripetersi con cadenza annuale.
L’accordo include la riduzione dei vincoli commerciali nell’agroalimentare, cooperazione energetica, estensione delle limitazioni di pesca, mobilità giovanile e ritorno del Regno al programma Erasmus+, tra altri punti.
Keir Starmer garantisce che l’accordo porterà benefici reali per il mondo del lavoro e il business, posizionando il Regno Unito come un attore globale.
Dalla difesa ai giovani, la nuova partnership Gb-Ue
Keir Starmer insieme a Ursula von der Leyen e Antonio Costa ha siglato un importante accordo di partnership strategica post-Brexit tra Regno Unito e Unione Europea, con punti chiave in difesa, commercio, energia, pesca, mobilità giovanile e viaggi.
L’accordo prevede la partecipazione britannica a riunioni ministeriali dell’UE, riduzione dei controlli doganali, cooperazione energetica, estensione delle intese sulla pesca e agevolazioni per i giovani che desiderano lavorare, studiare o viaggiare tra Regno Unito e Unione Europea.
Il Regno Unito potrà nuovamente vendere prodotti agroalimentari nell’UE, ridurre i controlli alle frontiere e agevolare gli spostamenti delle persone.
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