Una recente polemica ha coinvolto il giornalista Vittorio Feltri durante il programma Rai ‘Donne sull’orlo di una crisi di nervi’, per una sua frase sulle donne vittime di violenza. Chiamato a commentare la dichiarazione del ministro Nordio sul braccialetto elettronico, Feltri ha risposto in modo provocatorio: ‘Le donne vittime di violenza possono venire a casa mia. Se sono brave’.
Le associazioni attive nel contrasto alla violenza di genere, come Differenza Donna e Dire, hanno chiesto un intervento da parte della Rai. Anche il Partito Democratico si è espresso contro le parole di Feltri. Il conduttore Chiambretti ha successivamente chiesto scusa per l’accaduto.
La senatrice Valeria Valente del Pd ha dichiarato: “Le parole di Feltri sono inaccettabili e alimentano una cultura che favorisce la violenza sulle donne. La Rai deve assumersi la responsabilità di questo episodio”. Anche la deputata Sara Ferrari ha criticato duramente le affermazioni del giornalista, sottolineando l’importanza di combattere i pregiudizi di genere.
L’Associazione Differenza Donna ha preso posizione presentando una diffida al Consiglio di Amministrazione della Rai e una segnalazione all’Agcom. Anche D.i.Re Donne in Rete contro la violenza ha chiesto un intervento pubblico da parte della Rai per condannare quanto accaduto.
Nonostante le scuse di Chiambretti, le reazioni di condanna nei confronti di Vittorio Feltri e delle sue parole non si sono placate. L’episodio ha sollevato una discussione più ampia sull’importanza di combattere la cultura sessista e violenta ancora presente nella società.
La protesta di Differenza Donna e Valentina Melis su IG
La protesta dell’associazione Dire
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