Il braccialetto elettronico è un’importante misura di sicurezza, ma spesso risulta incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato la necessità di garantire un sistema di allerta efficace per le vittime, affinché possano trovare forme di autodifesa in caso di pericolo.
Nordio ha spiegato che la distanza tra vittima e aggressore può essere superata rapidamente, nonostante l’avvertimento del braccialetto. Pertanto, è fondamentale valutare attentamente le misure restrittive per proteggere le vittime in modo più efficace.
La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha sottolineato l’importanza di approvare rapidamente la nuova legge sul femminicidio per rafforzare la protezione delle donne.
Differenza Donna critica Nordio
La presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli, ha definito le dichiarazioni del ministro Nordio come un “scaricabarile istituzionale”. Secondo l’associazione, il problema non risiede nel braccialetto elettronico in sé, ma nella mancanza di un sistema efficiente per la sua gestione.
Per Differenza Donna, la priorità è garantire il rispetto delle misure cautelari e proteggere le vittime con un sistema strutturato e dedicato al monitoraggio e alla valutazione del rischio.
Successo dei braccialetti elettronici nella prevenzione dei reati
Il ministro Nordio ha annunciato che circa 13mila braccialetti elettronici sono attivi, contribuendo a ridurre il numero di eventi omicidiari. L’efficacia di queste misure è evidente, con un calo significativo dei reati e delle vittime di genere femminile.
La testimonianza di una vittima
Raffaella Marruocco, sorella di una vittima di violenza domestica, ha criticato l’utilità dei braccialetti elettronici, sottolineando che la vera priorità è proteggere le vittime con misure più efficaci e restrittive.
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